Aldo Izzo: Il custode della memoria e l’antico cimitero
ebraico di Venezia


Di Marjorie Agosín

Fotografie di Samuel Shats

Traduzione di Roberta Orlando Facchin


Marjorie Agosín è una poetessa pluri-premiata, saggista, narratrice e attivista, oltre che docente di Lingua Spagnola e di Letteratura Latino Americana al Wellesley College. Il suo lavoro sui diritti umani, in particolare sui diritti delle donne in Cile, ha ricevuto il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite. La Professoressa Agosín ha vinto molti importanti premi letterari in Cile e in questo libro usa ancora una volta la sua poesia evocativa e la sua voce ben distinta per puntare le luci sulla storia nascosta di Venezia la cui ricchezza ben merita di essere registrata e ricordata.

Il custode della memoria racconta gli incontri tra l’autrice e Aldo Izzo, il “Custode della Memoria,” del titolo, l’uomo che si è preso cura del Cimitero Ebraico veneziano per più di 30 anni. Quest’opera tuttavia va molto oltre il semplice omaggio all’infaticabile lavoro di Izzo, per divenire un viaggio sensoriale attraverso la antica città di Venezia, nel quale si intrecciano le memorie e le storie di coloro che ci hanno preceduto. 

Venezia, forse la più liminale tra le città, fa da sfondo a questa meditazione sugli aspetti profondi dell’esistenza umana. I primordiali contrasti tra luce e tenebre, acqua e terra, passato e presente, vita e morte, vengono esaltati dalle atmosfere delle fotografie in bianco e nero di Samuel Shats, che regalano uno sguardo indimenticabile e unico sui misteri della città. 

Con il progredire del racconto, gli aspetti insoliti e talvolta inquietanti di questa storia di Venezia si svelano, rendendo il libro molto di più che una semplice passeggiata attraverso le antiche calli della Serenissima.

203mm × 203mm; 124 pagine; 36 otografie in bianco e nero


Copertina flessibile ISBN: 978-1-910146-87-3 

Copertina rigida ISBN: 978-1-910146-88-0

Disponibile in Ebook


Data di pubblicazione 8 gennaio 2024


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Elogio di Il custode della memoria:

Dall’isolamento in cui scrisse il suo libro durante la pandemia, la poetessa Marjorie Agosín porta il lettore a esplorare un luogo di luce e acqua, conducendolo dentro alla propria mente, nei suoi pensieri più intimi, e, attraverso i propri occhi, gli offre un’immagine di Aldo, un uomo il cui volto somiglia ad uno soglio che affiora, scolpito, vivo.

Aldo, che custodisce le chiavi del cimitero ebraico di Venezia e della memoria di questa antica comunità. Agosín, l’autrice che evoca la sua immagine ed il suo spirito attraverso le parole e la poesia: “ … il tuo volto contiene ciò che eri / e ciò che sei …”.

Lentamente, con poesia e talvolta con umorismo, come quando l’autrice descrive l’incontro con una compiaciuta giornalista, la storia dell’incontro di questi due esseri umani si snoda in una città lambita dall’acqua. C’è molto non detto tra la poetessa e il custode, e molto viene indovinato dal lettore; è questa la magia di questo libro elegante, che è un piacere tenere tra le mani, toccare e guardare.

Con il sensibile apporto delle sue fotografie, Samuel Shats porta il lettore dentro a Venezia, alla sua luce e alle sue ombre, al mare sul quale è costruita, ma soprattutto dentro al rapporto tra Marjorie Agosín e Aldo Izzo. Il cimitero ebraico getta la sua aura. Il custode della memoria ha lasciato questa lettrice a cercare attentamente dentro al suo cuore i ricordi che lei stessa conserva e che vuole conservare.

Ellen D. Shapiro

© Solis Press